Il comunicato stampa del consigliere provinciale Roberto Paccher, riguardo la recente partecipazione al programma Mi manda Rai 3
“Ho partecipato come ospite a un programma fazioso, costruito a tavolino per screditare un territorio e chi lo rappresenta. Mi Manda Rai 3, condotto da Federico Ruffo, ha dedicato un’ora agli orsi del Trentino trasformandola in un processo mediatico, in cui si è dato spazio a testimonianze anonime e a personaggi mascherati e con voce modificata che hanno lanciato accuse pesanti, senza fornire prove e con il linguaggio e i toni che si usano per ben altri reati e in tutt’altri contesti — penso alla criminalità organizzata, non certo alla gestione della fauna alpina. In un’ora di trasmissione sono stato fatto intervenire per meno di un minuto: giusto il tempo di ricordare che l’amministrazione Fugatti ha dovuto mettere mano a un progetto che non doveva mai arrivare a quelle dimensioni. Lo ha trovato e non lo ha voluto. Noto inoltre che nel programma si sono mostrate immagini di orsi in cattività accompagnate da musiche tristi, come se si parlasse di vittime indifese. Forse non è il modo corretto di rappresentare predatori che hanno creato danni, paura e persino provocato la morte di una persona. Solo quest’anno la Provincia ha investito 4,3 milioni di euro per cassonetti anti-orso e per un’importante campagna di comunicazione sul territorio. C’è un tema di informazione e prevenzione, ma anche un tema di sicurezza: gli orsi problematici o pericolosi vanno abbattuti, perché la tutela della vita umana viene prima di tutto. È un modo di fare informazione, quello visto su Rai 3, che non possiamo accettare. Come Trentino e come rappresentante delle istituzioni, non ritengo giusto che il servizio pubblico, finanziato con risorse dei cittadini, venga utilizzato per confezionare servizi infamanti e parziali. Per questo mi rivolgerò alla Commissione di Vigilanza della Rai, affinché valuti la correttezza di quanto andato in onda e metta fine a un uso distorto del mezzo pubblico. Il Trentino e i trentini non meritano questo trattamento.”