Durante la seduta odierna del Consiglio provinciale dedicata alla manovra di assestamento 2025, la consigliera Stefania Segnana (Lega Trentino) ha voluto porre particolare attenzione alla crescente domanda, da parte delle famiglie, di attività ricreative e formative da dedicare ai figli nei mesi estivi.
Queste iniziative rappresentano un supporto concreto nella gestione quotidiana dei figli durante la pausa scolastica e contribuiscono a un migliore equilibrio tra vita familiare e lavorativa. Tuttavia, l’accesso ai servizi estivi dipende da diversi fattori: la presenza di enti organizzatori sul territorio, la disponibilità di spazi adeguati (pubblici o privati), nonché la capacità amministrativa degli attori coinvolti. Tutto ciò genera una forte disomogeneità tra territori, sia per quantità di offerte disponibili, sia per l’effettiva attivazione di proposte che coinvolgano le diverse fasce d’età.
In Trentino esistono già numerose iniziative – dai soggiorni estivi ai camp sportivi, dai GREST alle colonie e ai laboratori esperienziali e ludico ricreativi – molto apprezzate dalle famiglie e in linea con le esigenze di conciliazione. Tuttavia, l’offerta attuale, seppur variegata e diffusa, non è ancora in grado di rispondere pienamente all’elevata richiesta.
Anche il “Piano Estate”, promosso a livello nazionale dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per il triennio 2023–2025, ha rappresentato un primo passo importante nel riconoscere il valore educativo del tempo estivo. Il piano, basato sul coinvolgimento volontario delle scuole e sul partenariato con enti e associazioni, ha evidenziato buone potenzialità, ma anche alcune criticità legate alla disomogeneità dell’attuazione, alla dipendenza dalla disponibilità dei singoli istituti e alla mancanza di un coordinamento sistemico sul piano territoriale.
In questo contesto, la consigliera Segnana ha sottolineato l’opportunità di costruire anche a livello provinciale un modello coordinato e stabile di offerta estiva, capace di superare la frammentarietà e garantire una programmazione coerente e partecipata. “Fondamentale – secondo Segnana – è coinvolgere direttamente le famiglie attraverso un processo di ascolto e consultazione, volto a raccogliere esigenze, aspettative e disponibilità rispetto all’attivazione di un sistema territoriale estivo efficace”.
Per questo motivo, la consigliera – insieme alle colleghe Eleonora Angeli, Antonella Brunet (Noi Trentino per Fugatti Presidente) e Vanessa Masè (Lista Civica) – ha chiesto alla Giunta provinciale di valutare la possibilità di promuovere, tramite l’Agenzia per la Coesione Sociale e in collaborazione con la Fondazione Franco Demarchi, un’indagine mirata. L’obiettivo è raccogliere dati e orientamenti sulla domanda di servizi estivi, sulla disponibilità di strutture pubbliche idonee e sui fabbisogni delle famiglie. I risultati dell’indagine potranno costituire la base per definire un modello territoriale integrato e strutturale di offerta estiva, che coinvolga attivamente famiglie, enti territoriali, soggetti strumentali della Provincia autonoma di Trento e il Terzo settore.
L’intento è quello di promuovere la nascita di reti territoriali stabili, valorizzare le risorse locali come presìdi di comunità e sostenere concretamente la conciliazione tra vita familiare e lavoro per le famiglie trentine.