Nella recente dichiarazione sulla questione Grandi Carnivori, Francesca Gerosa ha sollevato l’importante argomento dei corridoi faunistici o ecologici. Desidero sottolineare che nell’ultima seduta congiunta del dreier Landtag, una proposta simile è stata respinta a larga maggioranza. Tale decisione è stata motivata dal rischio che comporta la colonizzazione e il popolamento dei Plantigradi in tutto l’arco alpino.

È fondamentale scongiurare la colonizzazione degli orsi per diverse ragioni, a partire dalla sicurezza delle persone, degli animali da allevamento e delle attività economiche. La presenza diffusa degli orsi potrebbe mettere a repentaglio l’alpeggio e il comparto della zootecnia, nonché l’importante settore turistico di queste zone.

Escludendo la questione corridoi faunistici, sulla questione Grandi plantigradi è importante evidenziare che la Provincia autonoma di Trento ha già intrapreso azioni concrete per affrontare la questione. È stata attivata una commissione consultiva tecnico-scientifica composta da esperti autorevoli, tra cui due dirigenti forestali, che avranno il compito di definire i contenuti di un piano di gestione autonomo dell’orso e di rivedere il Pacobace, il Piano d’Azione Coordinato per l’Orso bruno marsicano, che talvolta è considerato troppo restrittivo.

Inoltre, è stata proposta la creazione di un comitato faunistico con l’obiettivo di agire sulla revisione della direttiva Habitat a livello europeo. Questa iniziativa è un passo importante per garantire una gestione adeguata della presenza dei grandi carnivori in Europa, bilanciando le esigenze di conservazione della biodiversità con quelle delle comunità locali.

È importante ricordare che la gestione della presenza degli orsi e degli altri grandi carnivori va affrontata con cautela e basata su consapevolezza scientifica ed esperienza di esperti. Solo attraverso una gestione equilibrata e responsabile sarà possibile conciliare la conservazione della fauna selvatica con le necessità socio-economiche delle aree interessate.

Questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere Gianluca Cavada