Paccher: “Un riconoscimento politico di valore strategico”
BRUXELLES – Un altro passo avanti, questa volta a Bruxelles. Il comitato esecutivo prima, e successivamente la Calre in seduta plenaria, hanno ufficialmente accolto gli emendamenti proposti dal Trentino-Alto Adige sul tema cruciale dell’autonomia regionale nelle decisioni sulle politiche future dell’Unione Europea e su diversi temi specifici, tra cui quello dello spopolamento delle aree montane e sulla gestione dei grandi carnivori. Le proposte sono frutto del lavoro condotto dal Consiglio regionale nell’ambito non solo della Conferenza dei parlamenti legislativi regionali europei (Calre), ma anche del gruppo “Montagna e aree interne” coordinato dal presidente Roberto Paccher.
Gli emendamenti approvati oggi mirano a portare nelle future politiche europee misure concrete per contrastare il declino demografico della montagna, garantire servizi essenziali ai residenti, sostenere chi vive e lavora in quota e valorizzare il ruolo delle aree interne come presidio ambientale, economico e culturale.
«Abbiamo ottenuto – ha sottolineato Paccher – un risultato che dà valore politico e operativo alla voce delle regioni alpine. La montagna torna al centro dell’Europa non solo come patrimonio naturale, ma come questione strategica di coesione sociale e territoriale».
La proposta del Trentino-Alto Adige ha raccolto l’adesione di numerose assemblee legislative regionali di Italia, Spagna, Belgio e Germania, che oggi hanno votato l’inserimento degli emendamenti all’interno del Manifesto CALRE sul Quadro finanziario pluriennale UE (QFP) 2028-2034. Tra i temi accolti: sostegno strutturale ai piccoli comuni di montagna, incentivi per la permanenza dei giovani, tutela dei servizi pubblici essenziali e strumenti per attrarre nuove attività produttive in quota, accanto alle misure di contrasto allo spopolamento. Il pacchetto approvato contiene anche alcuni riferimenti – non centrali, ma presenti – alla gestione della fauna selvatica, in particolare dei grandi carnivori, e alla convivenza con i grandi predatori.
Le tematiche collegate al contesto territoriale della montagna e delle aree interne saranno approfondite nei prossimi incontri del Gruppo di Lavoro coordinato da Paccher, il primo dei quali sarà proprio a Trento il prossimo ottobre.
Il Trentino-Alto Adige si conferma così territorio guida di una rete europea che parte dalle istanze locali per costruire soluzioni comuni. Un risultato che rafforza il ruolo politico della nostra regione sul piano internazionale e restituisce alla montagna la dignità di protagonista.