Il 4 aprile, il Consigliere provinciale della Lega Roberto Paccher ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Consiglio provinciale in merito alla recente approvazione del Piano di lottizzazione PG4 da parte del Comune di Lavis.

Tale approvazione, formalizzata con la deliberazione n. 385 del 23 dicembre 2024 su iniziativa della Vetri Speciali S.p.A., proprietaria dell’area, è finalizzata all’insediamento di una grande struttura di vendita al dettaglio e all’ingrosso destinata alla multinazionale Tecnomat. Paccher, ha espresso forte preoccupazione per le possibili ripercussioni di questa decisione sul commercio locale e sull’equilibrio economico dell’intera provincia.

Il piano di lottizzazione in questione, il cui iter non è coerente con l’impianto normativo provinciale, rischia di danneggiare gravemente le attività commerciali storiche e le imprese locali, da decenni radicate sul territorio e che contribuiscono al benessere economico del nostro territorio“, afferma Paccher. “Questa, non è solo una chiara operazione speculativa commerciale, ma una minaccia per l’intero sistema economico trentino, che vede a rischio sia il settore occupazionale che il gettito fiscale connesso.”

L’approvazione di un progetto che non rispetta le normative urbanistiche provinciali e le disposizioni del Piano Urbanistico Provinciale (PUP), come sottolineato da molteplici ricorsi presentati da attività commerciali locali, solleva numerosi interrogativi circa l’effettiva tutela dell’equilibrio territoriale e delle imprese familiari che costituiscono il cuore pulsante del commercio trentino. La decisione, infatti, favorisce l’arrivo di una multinazionale, il cui impatto economico va ben oltre la creazione di posti di lavoro, mettendo a serio rischio le piccole e medie imprese che da anni operano nel territorio, in un contesto di concorrenza sleale.

Le multinazionali che minacciano di operare sul nostro territorio non contribuiscono effettivamente al benessere della comunità locale“, continua Paccher. “Esse rendicontano altrove, senza che il nostro territorio ne benefici, mentre le attività locali, che pagano le tasse in provincia e danno lavoro alla nostra gente, rischiano di chiudere. Ne è una prova Amazon che in modo silente e senza la necessità di operare fisicamente sul territorio, ha letteralmente cancellato le piccole realtà economiche, i piccoli esercizi che erano parte integrante del tessuto sociale dei piccoli comuni. È necessario un ripensamento urgente su questo progetto, affinché venga tutelato l’interesse pubblico e l’equilibrio tra grandi e piccole realtà commerciali.

Il consigliere della Lega, inoltre, sottolinea l’assenza di una valutazione integrata territoriale (VIT) finalizzata a garantire un equilibrio nella coesistenza fra realtà economiche attive, turismo, sviluppo di coesione sociale; e ancora l’assenza di una valutazione ambientale strategica (VAS), di uno studio di analisi e approfondimento del piano del traffico, rispetto agli attrattori di mezzi pesanti, di mezzi privati in rapporto la sistema infrastrutturale di valle che avrebbe dovuto accompagnare questa lottizzazione, al fine di minimizzare gli impatti sul paesaggio, sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. Così come il Comune di Lavis non abbia tenuto conto dei contenuti del piano stralcio del commercio della comunità di Valle che per questa area industriale non prevede alcuna previsione insediativa del settore commerciale.

La mancanza di una consultazione pubblica trasparente, che avrebbe coinvolto la comunità e soprattutto gli attori economici locali, dimostra l’approvazione di un progetto che non è stato adeguatamente discusso e che, anzi, rischia di compromettere il benessere e lo status delle attività economiche insediate a Lavis e nei territori circostanti, coinvolgendo di riflesso Mezzocorona e Mezzolombardo, San Michele all’Adige ma anche le attività operanti in Trento Nord.

Le scelte urbanistiche e commerciali devono essere fatte con attenzione e rispetto per il nostro territorio, privilegiando sempre l’interesse delle comunità locali, la sostenibilità e la valorizzazione delle nostre imprese. Le regole sono molto chiare ed il rispetto delle stesse sono di per sé già una garanzia di sviluppo equilibrato”, ha concluso Paccher.