Le odierne dichiarazioni pseudo roboanti del Partito Democratico del trentino sulla gestione dei grandi carnivori in Trentino mi appaiono frutto solo di una manovrina elettorale e non rispecchiano la realtà dei fatti.
È importante ricordare che la famosa legge provinciale 9/2018 ha visto la maggioranza dei consiglieri provinciali del Partito Democratico astenersi nel votare quel disegno di legge stesso che ora cercano di difendere e lodare a tutti i costi. Basta consultare i dati presenti sul sito del Consiglio provinciale per verificarlo.
In secondo luogo, le affermazioni dei vertici del PD del Trentino dimostrano l’attenzione posta dal governatore Fugatti nei confronti del tema degli orsi, che va in aperto contrasto con la retorica avanzata dagli ambienti animalisti vicini al centrosinistra. Un problema ereditato ormai con una tale gravità deve essere gestito con concretezza e responsabilità. Gli animalisti di centrosinistra dovrebbero poi porsi una domanda riguardo al Partito Democratico che, con le dichiarazioni rilasciate sulla stampa, dimostra di essere diviso al suo interno su posizioni che fanno capire come manchi una visione unitaria sulla gestione del delicato tema. Il fatto che attacchino la provincia mettendo in dubbio la capacità di questa giunta e dei trentini di gestire i grandi predatori dopo oltre vent’anni dalla loro reintroduzione, rende evidente questa divisione interna.
In terzo luogo, è importante sottolineare che le dichiarazioni dei vertici del Partito Democratico riguardo allo spray anti-orso appaiono tardive, poiché la Lega e il centrodestra stanno già lavorando su quanto proposto da loro sulla stampa locale oggi.
Il Presidente Fugatti e l’Assessore Zanotelli hanno affrontato questa questione con grande maturità politica, gestendo con senso civico una situazione ereditata e che era da anni fuori controllo.

Questo quanto dichiarato in una nota dal Capogruppo della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio.