“Osservo semplicemente incredula l’iniziativa di alcuni colleghi consiglieri provinciali di minoranza che si stanno mobilitando per chiedere addirittura le dimissioni dell’Assessore all’Istruzione Bisesti, reo di appoggiare un ddl sulla libertà educativa che – sostengono questi colleghi, sostenuti da alcune realtà Lgbt – andrebbe a veicolare delle discriminazioni.

La mia incredulità nasce dal fatto che non solo nessuno, tanto meno l’Assessore Bisesti o la Lega, intende discriminare nessuno, ma pure dal fatto che il disegno di legge in questione altro non vuole che rafforzare un principio, riaffermando ciò che sanciscono già la Costituzione italiana e lo stesso articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo: la priorità educativa dei genitori rispetto ad ogni altra – ripeto: ogni altra – istituzione.

Un principio fondamentale, di civiltà e da riaffermare alla luce del fatto che negli scorsi anni – non solo in Trentino – sedicenti esperti hanno preso la parola in ambito scolastico in teoria per formare gli studenti «contro le discriminazioni e contro gli stereotipi di genere» ma, nei fatti, finendo con il veicolare parzialissime concezioni antropologiche legate all’identità fluida – il tutto, spesso, senza neppure avvisare prima i genitori.

Se poi qualcuno ritiene che a scuola si debbano inculcare certi contenuti senza il consenso genitoriale – come oggi avviene in Cina o in Corea del Nord -, lo dica chiaramente però, evitando di agitare a sproposito gli spauracchi di discriminazioni che nessuno, ripeto nessuno, vuole appoggiare né introdurre. Ciò detto, invito anche le stesse associazioni Lgbt che stanno attaccando Bisesti a pensare prima a ciò che avviene «in casa loro», viste le continue liti tra Arcigay e Arcilesbica su più di un tema.

Per quanto riguarda la Lega, e concludo, mi limito a ribadire quello che anche il nostro Segretario, Matteo Salvini, ha sempre ribadito con forza: prima di ogni altro diritto, viene quello dei bambini ad avere un padre e una madre; e subito dopo viene quello, sempre fondamentale, dei genitori a poter educare i loro figli, cosa che solo chi abbia nostalgie totalitarie può considerare con preoccupazione anziché come fondamentale dato di civiltà”


È quanto affermato in una nota dalla Capogruppo in Consiglio provinciale della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio