“In occasione del Consiglio regionale straordinario indetto e tenutosi questo pomeriggio per votare i delegati all’elezione del Presidente della Repubblica, la rappresentanza consiliare del gruppo Süd-Tiroler Freiheit ha scelto sostanzialmente di restare estranea a tale dinamica, asserendo di non voler partecipare alle elezioni del Presidente di uno «Stato straniero».
Ora, a parte la gravità di tale affermazione, credo urga un esercizio di coerenza. Se questo, infatti, è realmente il pensiero dei colleghi del gruppo Süd-Tiroler Freiheit, costoro non hanno che da fare una cosa: rassegnare le dimissioni. Sì, perché costoro, fino a prova contraria – seguendo il loro stesso ragionamento – ricevono l’indennità della Regione di uno «Stato straniero».
Eppure, chissà perché, non risulta che di tale indennità tali Consiglieri si lamentino. Un atteggiamento, questo, che lascia dunque di sale, e che speriamo possa essere sanato da una doverosa assunzione di responsabilità, dato che un componente del Consiglio regionale, al pari di ogni altro esponente istituzionale, ha a mio avviso il dovere d’essere conseguente alle proprie affermazioni.
Concludo esprimendo una nota di tenore opposto – e cioè di massima soddisfazione – per l’avvenuta designazione, per il voto del Colle, del delegato Maurizio Fugatti, leghista e Presidente della Regione Trentino Alto Adige il quale, sono certo, saprà esprimere un voto saggio e per il bene della nostra terra, oltre che dell’intera nazione, alla quale sono fiero di appartenere; altro che «Stato straniero».
È quanto affermato in una nota dal Consigliere regionale e provinciale della Lega Salvini Trentino, Denis Paoli