Maggiore attenzione per quanto riguarda l’acquisto di protesi acustiche: questo nei fatti il punto su cui si sofferma l’ordine del giorno del Consigliere provinciale Devid Moranduzzo, ordine del giorno approvato nel corso della seduta del Consiglio provinciale di fine anno. Il Consigliere provinciale a riguardo ha spiegato: “Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce la fornitura ai cittadini con un’invalidità civile superiore al 35% e che rientrano in una delle seguenti categorie: soggetti maggiorenni, affetti da ipoacusia con deficit uditivo uguale o superiore a 55 decibel, riferito all’orecchio migliore, sulla media delle frequenze 500, 1000, 2000, 4000 Hz; minori affetti da ipoacusia (senza limiti di riferimento).
In provincia di Trento, il Servizio Sanitario Provinciale garantisce la fornitura, anche a soggetti non invalidi, che rientrano in una delle seguenti categorie: soggetti maggiorenni, affetti da ipoacusia con deficit uditivo uguale o superiore a 45    decibel, riferito all’orecchio migliore, sulla media delle frequenze 500, 1000, 2000,           4000 Hz; minori affetti da ipoacusia (senza limiti di riferimento).

Si riscontra, pertanto, che in provincia di Trento la platea dei beneficiari è più vasta rispetto al
panorama nazionale.

Nel dettaglio si specifica, per quanto riguarda la fornitura degli apparecchi acustici di tipo analogico o a tecnologia digitale con configurazione retroauricolare o ad occhiale, che il nuovo nomenclatore, contenuto nell’allegato 5 del DPCM 12 gennaio 2017 (Nuovi Lea), stabilisce l’acquisto da parte delle Aziende sanitarie da effettuare tramite procedura pubblica di acquisto. Il nuovo sistema quindi non consente più agli assistiti di rivolgersi ad un protesista di fiducia come avviene ora”.
Scopo dell’ordine del giorno è quello di prestare particolare attenzione al tema dato che nel 2022 l’Azienda sanitaria ha in programma l’espletamento della gara, rimasta in sospeso in attesa che il Ministero stabilisse se effettivamente questi ausili dovessero seguire il  corso delle gare o se sarebbero stati inseriti nuovamente nell’elenco degli ausili su misura, riportante i prezzi, lasciando agli assistiti la libera scelta del protesista (Decreto Legge del 24/04/2017 n. 50).

In attesa che venga attivata la procedura per la gara è possibile garantire le forniture secondo quanto previsto dall’elenco 1 del DM 332/99, vecchio nomenclatore, ancora in vigore, con l’applicazione delle relative tariffe (1430,88 euro al paio). Al momento dell’entrata in vigore del DPCM 12 gennaio 2017, in attesa che il Ministero decida se mantenere la modalità di acquisto con gara o meno, per essere certi di garantire i LEA agli assistiti, l’Azienda sanitaria (a differenza che in molte altre regioni d’Italia) – attraverso l’Ufficio Assistenza protesica – ha sentito per le vie brevi diversi audioprotesisti che hanno garantito che con la cifra di 1430,88 euro può essere assicurata la possibilità di ottenere un apparecchio corrispondente a quello descritto proprio a Nomenclatore (codice 22.06.15.021 apparecchio retroauricolare digitale).