“C’era da aspettarselo, conoscendone la furbizia politica, l’atteggiamento da bastian contrario che il Sindaco Francesco Valduga – pur di criticare la pioggia di decine di milioni di euro destinati a Rovereto dalla Provincia – ha scelto di adottare, facendo finta di non vedere che ora ci son le premesse concrete per un rilancio che la città attendeva da più di 20 anni. Il punto è, per vestire questi panni, Valduga ha dovuto darsi all’arrampicata sugli specchi, con contorsionismi ben poco convincenti.

Anzitutto, non convince la sua denuncia di mancato coinvolgimento istituzionale, essendo proprio lui reduce da una serie di incontri avuti nei mesi scorsi con il Presidente Fugatti e dei funzionari della Provincia. La tesi secondo cui in quegli incontri di tutto si sia parlato tranne che dei grandi progetti provinciali su Rovereto – e di cosa, se no? Del tempo o delle mezze stagioni? – pare quindi ben poco plausibile. Anche sul merito dei temi sollevati, poi, ci sono dei profili da puntualizzare.

Per quanto riguarda l’Istituto tecnico Marconi, va detto che la Giunta leghista ha optato per l’ubicazione migliore. Per due motivi: perché tale scelta corrisponde alle aspettative di dirigenti scolastici, insegnanti e studenti interessanti – comprensibilmente poco entusiasti di dover traslocare in mezzo a delle fabbriche -, e perché comunque, con questa decisione, resta aperta la possibilità ampliamento scolastico. Quindi si tratta di una decisione saggia.

Quanto alla nuova sede del liceo Depero all’ex Macello, va ricordato al Sindaco che la Giunta Fugatti ha optato per tale scelta perché a essa impegnata dopo dell’approvazione, avvenuta il 29.7.2020 in Consiglio provinciale, della Proposta di ordine del giorno n. 76/60/XVI della Capogruppo Lega Salvini Trentino. Non solo. Una sede all’ex Macello risulta congeniale, rispetto alla presenza dell’Istituto Milani, all’istituzione di un vero e proprio polo scolastico, con vantaggi su più fonti: per i trasporti, con la nuova stazione, per i giovani e anche per la stessa città.

Ancora, per quanto riguarda l’area ex Gil – posto che il richiamo Valduga («ora Fugatti ci dica quel che pensa di fare») lo fa passare come il problema principale di Rovereto, cosa che non è -, c’è da dire che le opzioni possibili, dallo studentato all’ubicazione di uffici, restano varie e tutte percorribili. E comunque soffermarsi solo su questo, come se 43 milioni di euro in arrivo fossero bazzecole, mi pare francamente un’esagerazione polemica priva di fondamento e che, mi si consenta, si commenta da sola.

La realtà è che per decenni, con palesi responsabilità del centrosinistra, Rovereto è stata al centro di progetti, sogni ed idee che quasi mai si sono tradotte in realtà. Il risultato è stata una colossale perdita di tempo e di prestigio per la Città della Quercia, perdita di tempo a cui ora – con fondi assai sostanziosi e piani concreti – la Giunta Fugatti e la Lega stanno rimediando. Il mio auspicio è quindi che Valduga collabori con la Provincia, perché, tanto più visti i danni economici della pandemia, treni simili rischiano di non ripassare più”,

È quanto affermato in una nota dal Consigliere comunale Willy Angeli, Capogruppo a Rovereto della Lega Salvini Trentino