E’ stata presentata dai Consiglieri del Gruppo consiliare comunale di Trento della Lega Salvini Trentino una mozione a sostegno della natalità, priorità  non più rimandabile. Nel testo si impegna la Giunta comunale “ad impegnarsi formalmente, in occasione del 7 febbraio 2021, allorquando ricorrerà la Giornata per la Vita, ad intensificare il proprio impegno a supporto della natalità – e della cultura della famiglia strettamente connessa ad essa – e a difesa della vita nascente in contesti dove l’interruzione volontaria di gravidanza potrebbe essere determinata da fattori economici, come pare avvenire in almeno la metà dei casi; ad attivarsi per provvedere – ove vi siano le condizioni – ad istituire un apposito fondo di sussidio alla maternità, che fornisca alla donna intenzionata ad abortire a causa di necessità economiche, la possibilità di avvalersi, dopo l’avvenuto rilascio del documento attestante lo stato di gravidanza e la richiesta di “interruzione volontaria”, di un intervento economico straordinario subordinato alla disponibilità della donna ad aderire a un progetto sociale individualizzato; a promuovere, attraverso anche un sostegno economico, progetti di aiuto alla Vita nascente istituiti da associazioni operanti sul territorio, quali il “Progetto Gemma” dei Centri di Aiuto alla Vita, uno dei quali opera nella città di Trento; a promuovere un’opera di sensibilizzazione sul dramma della denatalità e d’informazione sulla tutela della maternità, con particolare attenzione ai diritti previsti in ambito lavorativo”.
La prima firmataria, la Capogruppo in Consiglio comunale Bruna Giuliani, ha così commentato l’iniziativa: “La denatalità è un fenomeno assai grave al quale la città di Trento, purtroppo, non risulta affatto estranea. Basti pensare che, se nel 2008 qui nacquero 1.183 bambini, nel 2018 ne sono nati 906, ben 277 in meno. Un calo forte ma non inevitabile, come prova l’esempio della vicina Bolzano dove nel 2018, rispetto all’anno 2008, sono nati appena 35 bambini in meno. Molteplici possono essere i piani di intervento per rilanciare la natalità nella nostra città, dall’istituzione o dal rafforzamento di bonus bebé al sostegno alle giovani coppie fino al supporto alle gravidanze difficili e indesiderate, visto e considerato che circa la metà delle interruzioni di gravidanza avvengono, anche da noi, per ragioni di povertà materiale”. Tali attività devono innanzitutto vedere il Comune di Trento attivo con una presa  di coscienza del fatto che non c’è un singolo intervento risolutivo del tema della denatalità, essendo molti i versanti sui quali intervenire, a partire da quello culturale, con una riscoperta della cultura della famiglia in assenza della quale ogni provvedimento rischia di essere settoriale e ininfluente.